I pellegrinaggi di carità non sono semplici convogli umanitari per trasportare e consegnare generi di prima necessità. Vogliono invece essere viaggi in cui la parte logistica si associa a ciò che è più legato al sentire umano e di fede, nell’incontro con fratelli meno fortunati e troppo spesso abbandonati a loro stessi. Ogni viaggio può diventare così una nuova tappa del cammino di fede e di crescita personale di chi vi prende parte. Come pure un piccolo seme di dialogo e di pace tra popoli diversi in lingua, cultura e credo. Nella consapevolezza che quanto facciamo sia solo una piccola parte del nostro dovere.